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gli facevano vedere. Aveva l’aria un poco altera verso i mercanti ed egli che, per tutto l’oro del mondo, prima non sarebbe entrato in nessuna bottega di Paimpol, quel giorno si occupava di tutto, anche della forma che avrebbe avuto quel vestito; volle che vi mettessero delle gran di fasce di velluto per renderlo più bello.


Capitolo Quarto.


Una sera che essi erano seduti sul loro banco di pietra, nella solitudine della loro scogliera, mentre cadeva la notte, i loro occhi si fermarono, per caso, su un cespuglio di spine — che cresceva tra due rocce all’orlo della strada. Nella mezza oscurità sembrò loro di distinguere su quel cespuglio dei piccoli tuffi bianchi:

— Si direbbe che è fiorito — disse Yann. E si avvicinarono per assicurarsene.

Era tutto in fiore: non vedendovi bene lo toccarono, verificando con le loro dita la presenza di quei piccoli fiori che erano umidi di nebbia. Ed allora provarono come una impressione di primavera; e pensarono infatti che le giornate si erano allungate e che vi era qualche cosa nell’aria di più tiepido e di più luminoso.

Ma come era precoce la fioritura di quel cespuglio! Da nessuna parte nel paese e all’orlo di nessuna strada se ne sarebbe trovato uno simile. Senza dubbio esso era fiorito là per loro, per la loro festa di amore...

— Oh! noi allora ne coglieremo — disse Yann.

E quasi a tentoni formò un bouquet con le sue mani callose; col gran coltello di pescatore, che portava alla cintola, ne levò accuratamente le spine e poi lo mise in petto a Gaud.

— Là, come una sposa — disse indietreggiando per vederla bene, malgrado la notte. Al di sotto di essi il mare calmo, rumoreggiava debolmente sulla spiaggia, con