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PARTE QUARTA


Capitolo Primo.

Gl’innamorati amano sedersi, sul cader del giorno, sui banchi avanti le loro porte.

Yann e Gaud facevano anche essi così. Ogni sera davanti la casa dei Moan, sul vecchio banco di granito, sedevano guardandosi appassionatamente negli occhi.

Altri innamorati hanno la primavera, l’ombra degli alberi, le tiepide serate ed i rosai fioriti. Essi non avevano che dei crepuscoli di febbraio discendenti su un paese marino tutto ginestre, e pietre. Nessun ramo di verdura al di sopra delle loro teste, nè all’intorno, niente altro che il cielo immenso, dove passavano lentamente delle nebbie erranti. E per fiori, delle alghe brune, che i pescatori, risalendo dalla spiaggia, avevano trascinato nella strada, con le loro canne.

Gl’inverni non sono rigidi in quella regione tepida; ma quei crepuscoli portano egualmente l’umidità ghiacciata e impercettibili piccole piogge che si posavano sulle loro spalle.

Essi non si muovevano, trovandosi tanto bene là. E quel banco, che aveva più di un secolo, non si meravigliava del loro amore, avendone visti tanti; ne aveva sentito di parole dolci, uscire, sempre le stesse, di generazione, in generazione, dalla bocca dei giovani, ed era abituato a vederli più tardi cambiati in vecchi tremolanti, sedersi allo stesso posto ma solamente per respirare un poco di aria e riscaldarsi al sole....