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le pergamene numerose sparse nei vari paesi, una sala, ove siano disposti i vari tipi di animali, un'altra, ove siano ordinate le piante, i fiori, l'erbe, i licheni, una terza, ove siano collocate scientificamente le diverse roccie e i minerali cadorini. Per ora, tutto questo è un bel sogno per Pieve, perchè la biblioteca cadorina, iniziata dal prof. A. Ronzòn, è a Vigo, un luogo tanto lontano e fuori di mano: le pergamene più o meno bene conservate sono ancora sparse per il Cadore, la fauna vive non studiata, l'erbario raccolto dal farmacista S. Venzo di Lozzo si può vedere a.... Firenze, nel Museo di scienze naturali, le roccie e i minerali aspettano chi li raccolga e li studi. Non è detto, però, che i sogni, messe da parte in nome della fraternità e della scienza certe gare paesane, che sotto, sotto sono causa di questa impotenza al vero progresso, non è detto che i sogni non possano divenire realtà. Occorre solamente che, data la preminenza a Pieve, come centro storico del Cadore, gli altri paesi non s'argomentino di essere, o di diventare piccole capitali di minuscoli regni.

Del resto, queste gare paesane sono un prodotto storico del costume e dell'ambiente cadorino.

I laudi e le regole antiche ridussero ogni più piccolo paese a un centro libero. intollerante di ogni fatto, che avesse solo l'apparenza di menomarne la libertà: i pae-