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cadore | 41 |
Peggior sorte toccò all'antica chiesa di S. Maria: essa rovinò nei primi anni del trecento. Da quella chiesina usciva la confraternita dei Battuti, cantando con accento di tenerezza appassionata le pene e le glorie di Gesù e di Maria. Il canto mesto si ripercoteva lungo nelle vallate e si univa a quello della compagnia di Domegge e di Vigo.
Çente, c'andà for per la via.
vardà questa mia gran dolìa
del figlol de Santa Maria
che l'é mort çença gausone.
E Giovanni la conforta:
No plançé, sancta Maria,
che vov sè la mare mia
anderemo en Galilea
là m'avrè per compagnone.