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tranne, forse, il palazzo Sampieri e Sòlero, e, più lontana, casa Coletti, già di Tiziano Vecellio l’oratore, a cui fu lasciata, con gusto raro in questi paesi, ove domina la smania del moderno, l’antica, semplicissima, ma graziosa facciata.

Poche sono le chiese di Pieve e di poco valore artistico. La chiesa del Crocefisso fra Pieve e Tai, detta così per un Crocefisso di grandezza naturale, trovato, dice la pia tradizione, dai bifolchi, che aravano in Val Calda, se è il santuario a cui accorrono tutti i paesi del Cadore, pure per l’arte architettonica non ha nulla di notevole.

La chiesa arcidiaconale fu costruita su disegno dello Schiavi e sotto la direzione di S. Boni (1814-19). Con insigne esempio d’insipienza fu allora, abbattuto il coro dell’antichissima chiesa; il coro era affrescato, su disegni di Tiziano, da tre suoi sco-