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forse pensando alla ironia del suo nome. Il paesino antico certo prese il nome da un ospizio ivi aperto sulla vecchia via. Esso esisteva nel secolo decimo; i Caminesi gli concessero privilegi, nel 1314. Degli antichi tempi resta solo una finestra gotica, conservata non si sa come, nelle varie trasformazioni dell'ospizio. Dei fasti della carità nulla sappiamo, degli eccessi della brutalità umana l'incendio del 1511, di cui, forse, pagavano la pena i Tedeschi del 48.

Giù nella vallata, che s'apre a bacino, tra i lavori fatti per domare e dirigere la corrente del Piave, si schierano le seghe di Candidòpoli (la città di Candido Coletti), brutto nome di presunzione classica in una regione, ove la natura profonde tanti bellissimi nomi. É un grandioso stabilimento di seghe, lasciato da Candido Coletti alla Comunità cadorina, per impedire il monopolio del legname e col ricavato erigere, a Pieve, un istituto di educazione. Non incontrò, pare, il gradimento di molti Cadorini interessati, se N. Talamini potè far dire all'ombra del fondatore i loro auguri non soverchiamente gentili: