mo, di fuoco avvolge la valle tutta; e, dopo qualche istante, s’apre lo spettacolo orrendo di cadaveri frantumati, di membra staccate dai corpi, di visceri raggrumati colla terra e l’ultimo agitarsi dei moribondi sulla via e nel Piave poveri soldati morti, che
vanno silenziosamente a deriva, per portare a Belluno l’annunzio dell’eccidio; e, tra i boschi, un correre pazzo di sbandati, cercanti la salvezza nella fuga. La Marmora poteva ben scrivere: onore eterno ai Cadorini!
E Ospitale riposando nella quiete alta del suo seno erboso sogguardava la pugna,