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cadorini: ivi si forma la plebs maggiore, nome, che resterà, poi, allo stesso centro abitato.

Nella dissoluzione dell'impero romano il Cadore fu quantità trascurabile ai vinti e ai vincitori. I barbari entravano in Italia per altre vie ben più facili delle strette gole cadorine. Per la vicinanza di Aquileia, i Cadorini ebbero sentore, e la leggenda paesana lo afferma, della irruzione di Attila, e Attila restò anche per essi il flagellum Dei. Dei vari domini barbari, che si succedettero, poterono lasciare nel Cadore qualche traccia solamente quelli che si consolidarono per qualche tratto un po' lungo di tempo. I Goti estesero anche ai Cadorini la legge de metatis. I Longobardi distrussero l'ordinamento municipale e importarono l'ordinamento comunale longobardo: i sudditi erano liberi solamente nei riguardi privati. E in questi interessi privati, emanazione, come opina saggiamente il Schupfer, più delle idee germaniche (uso e spirito delle corporazioni in senso economico) che dello spirito latino, conviene ricercare l'origine e il senso della parola Viciniae, o Fabulae, nucleo remoto del comune italiano. Le Viciniae, o Fabulae erano un accordo dei vicini per la polizia dei campi e dei boschi, poi passarono a indicare un gruppo rurale di uomini, che decidono dei pascoli, dei boschi e delle cibarie. Le deliberazioni si tramandano di padre in figlio e formano la tradizione orale, avente forza di legge; quando, nei tempi posteriori, le deliberazioni si metteranno in iscritto, verranno chiamate Laudi. Questa specie di le-