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78 xi - la rappresentazione di san giovanni e paolo

che, mentre questa brieve vita basta,
casto e mondo ti serbo questo petto:
e ’l corpo, che di fuor or mondo sento,
con la tua grazia anco sia mondo drento.

E, vòltasi a quelli che sono seco, dice:


     Diletti miei, queste membra vedete,
che ha monde la suprema medicina.
Insieme meco grazie a Dio rendete
dell’ammirabil sua pietá divina.
Simili frutti con dolcezza miete
colui che nel timor di Dio cammina.
Torniamo a casa, pur laudando Dio,
a dar quest’allegrezza al padre mio.

Mentre ne va a casa:


     O Dio, il qual non lasci destituto
della tua grazia ancor gli umani eccessi,
e chi arebbe però mai creduto
che d’una lebbra tanti ben nascessi?
Cosí utile e sano è ’l mio mal suto;
convien che i miei dolor dolci or confessi.
O santa infermitá per mio ben nata,
c’hai mondo il corpo e l’anima purgata!

E, giunta al padre, dice:


     Ecco la figlia tua, che lebbrosa era,
che torna a te col corpo bello e netto;
sana di sanitá perfetta e vera,
però che ha sano e il corpo e l’intelletto.
Troppo son lieta, e la letizia intera,
o dolce padre, vien per tuo rispetto;
però che Dio mirabilmente spoglia
me dalla lebbra e te da tanta doglia.