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xi - la rappresentazione di san giovanni e paolo | 75 |
Terzo parente.
E’ non si crederrá, e pur è vero.
Io la vidi anche, e senti’ quel che disse;
i’ non dico dormendo o col pensiero,
ma tenendo le luci aperte e fisse.
I’ cominciai, e non forni’ l’intero:
— O vergin santa e bella... — Allor si misse
in via per ritornarsi al Regno santo:
io restai solo e lieto in dolce pianto.
Il Primo parente un’altra volta.
Benché a simil fallaci visione
chi non è molto santo non de’ credere
(ché spesso son del diavol tentazione),
questa potrebbe pur da Dio procedere,
essendo ella apparita a piú persone.
Dobbiam Dio ringraziare, e merzé chiedere,
e rallegrarci di questa beata;
ché abbiamo in paradiso un’avvocata.
Costanza.
Misera a me! che mi giova esser figlia
di chi regge e governa il mondo tutto?
aver d’ancille e servi assai famiglia,
ricchezza e gioventú? Non mi fa frutto
l’onor, l’esser amata a maraviglia,
se ’l corpo giovenil di lebbra è brutto.
Non darò al padre mio nipoti o genero,
sendo tutto ulcerato il corpo tenero.
Meglio era che quest’anima dolente
nel corpo mio non fussi mai nutrita;