Se per te porta qualche grieve salma,100
e prende la sua croce e in odio ha il mondo,
retribuir gli devi eterna palma.
O sommo eterno Bene, amplo e fecondo,
misero è l’uom piú che una bestia sciocca,
se nella patria tua nol fai giocondo.105
Ma d’ogni grazia il tuo vaso trabocca,
ond’io spero quel fine a’ miei martíri,
qual piú per grazia, che per merto tocca.
E benché un tempo il nostro cor sospiri
a pene temporali, a questi affanni110
retribuisci, ed abbrievi i disiri,
felicitá, qual non misuran gli anni.
Al poco molto bene, al brieve eterno
dái, e cosí non ne defraudi o inganni.
O Redentor del mondo dallo inferno,115
o ver refugio, o unica salute,
che salvi tutto sotto il tuo governo;
o ben de’ ben, virtú d’ogni virtute,
io so che dato m’hai l’eternitate,
perché peggio non sia che bestie brute.120
Perché la tua ardente caritate
amor nel vaso della mente infonde,
onde possiamo amar la tua bontate.
Cosí nostro intelletto al tuo risponde,
e, se intendiam, l’intelligenzia tua125
ci illumina alle cose alte e profonde.
Come dalle tue due le nostre dua
vengon, tua vita in ordine primiera
in nostra vita vuol la parte sua.
Per te vita viviamo; ed a noi vera130
cognizion dái d’alcune immortal cose,
e volontá che alle mortali impera.
Prima la vita desti, che rispose
eterna alla tua eterna ed immutabile,
qual prima all’altre due in noi si pose.135