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capitolo iv 57

     L’anima che a conoscer Dio è intenta,
in lungo tempo fa poco profitto;
quella che l’ama, presto assai contenta.135
     Cosí conchiuderem per quel ch’è ditto,
che se l’amor piú merta, alcun non pensi
che maggior premio non gli sia prescritto.
     A chi cerca veder, veder conviensi;
ma all’amante della cosa che ama140
goder sempre e fruir piacere immensi.
     Amore è quello, il qual disia e brama,
amore è quel che debbe avere il merto,
onde piú degno fin dietro a sé chiama,
     come noi mostreremo ancor piú certo. — 145