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nell’edizione del 1533 e nella successiva del 1568, in cui, come vedemmo, si assegna al Magnifico anche la Beca da Dicomano. Per questo ho creduto di riprodurre la redazione di Asb., dando tuttavia tra le rime di dubbia autenticitá il testo della vulgata, che mal regge al confronto con quello pubblicato dal Volpi per chi sol abbia l’orecchio esercitato alla poesia e all’arte del Medici.

XIV. Simposio. — Questo poemetto in terza rima, rimasto incompiuto, e pubblicato per la prima volta nella giuntina del 1568, è variamente intitolato nei mss.: Simposia lo dice il cod. Nap., Capitoli de’ Beoni di quel tempo e Cap. d’una historia di Beoni il Pal. 209 (P6). Ci pervenne attraverso 5 manoscritti: P5 (cc. 121 r-135 r), P6 (cc. 1-20), L (cc. 239 v sgg.), Nap. (cc. 74 v-80 r), V2 (c. 131 r-145 v); tutti messi a profitto per la presente edizione.

XV-XVI. Canzoni a ballo e Canti carnascialeschi. — Mi permetta il lettore di essere, per queste due cosí importanti sezioni delle Rime di Lorenzo il Magnifico, piú breve di quel che dovrei, poiché di esse intendo di discorrere ampiamente in un articolo per la Miscellanea che i discepoli di Francesco Flamini intendono di offrire al maestro amato nel 25° anniversario del suo insegnamento.

L’esame diretto dei mss. mi ha permesso di portare profonde modificazioni alla tradizione a stampa, per cui ho relegato tra le rime di dubbia autenticitá ben undici canzoni a ballo, date al Magnifico dall’edizione Granducale, sulla fede di stampe piú o meno antiche, ma contro l’autoritá dei codici, e nove canti carnascialeschi; assegnando invece al Magnifico cinque delle prime e quattro dei secondi, che o sono inediti1, o le vecchie edizioni attribuivano ad altri poeti, o pubblicavano adespoti, in base ai migliori testi a penna da me studiati. Appartengono a quest’ultima serie i componimenti che seguono: Canzoni a ballo: 1. «Io non mi vo’ scusar se seguo Amore». — 2. «In mezzo ad una valle è un boschetto». — 3. «Ragionavasi di sodo». — 4. «E non è piú bel giuoco». — 5. «Tra Empoli e Pontormo in quelle grotte». — Canti carnascialeschi: 1. Canzona de’ profumi. — 2. Canzona degli innestatori. — 3. Canzona del zibetto. — 4. Canzona de’ fornai. —

Per l’affinitá dell’argomento ho collocato fra le ballate quelle curiose stanze, a cui i mss. dánno concordemente il titolo di


  1. Tali sembrano le tre prime canzoni a ballo piú sotto elencate.