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in ottava rima è dovuto al Roscoe, che primo lo pubblicò nel 1799, esemplando L. Poiché in L è anepigrafo, P3 (c. 1 r-11 v), che manca dell’ultima stanza, lo intitola: Uccellagione; P5 (cc. 97 t-96 r): Ucciellagione di starne; R6: «L. de’ M. al compare». — Il testo è fondato specialmente su P5 ed L.
X. Altercazione — Può dirsi che un cod. soltanto, il Pal. 52 (P), ci abbia conservato questo lungo poemetto in terza rima, di contenuto neoplatonico, poiché Mouck. è del sec. xviii e sembra esemplato sulla rarissima edizione s. n. t., ma certamente dei primi del Cinquecento, se non forse della fine stessa del sec. xv. Da essa fu tratto il titolo abbreviato di Altercazione, poiché in P (c. 1-41) il componimento è anepigrafo. Fu ristampato soltanto nel 1801 e nelle successive edizioni. Il testo è stato da me fissato col confronto tra P e l’esemplare magliabechiano della rara edizione antica.
XI. Anche della Rappresentazione di S. Giovanni e Paolo non abbiamo se non un solo codice del sec. xvi, il Pal. 445 (P7), cc. 103 r-128 r; ma abbondano, come vedemmo, le edizioni del Cinquecento. Ho seguito pertanto il ms. palatino, tenendo conto, quando ne fosse il caso, delle due piú antiche edizioni, quella s. n. t., ma dei primi decenni del sec. xvi, «a petizione di ser Francesco Buonaccorsi», e l’altra «ad instantia di m. Francesco di Giovanni Benvenuto», stampata a Firenze nel 1538.
XII. Rime spirituali. — In questa sezione comprendo i due sonetti a Ginevra de’ Benci, 5 orazioni in terza rima e 9 laudi, poiché la X («Dalla piú alta stella») stampata dalla Granducale e dall’edizione Hutton-Ross, sulla fede del Cionacci (p. 70), colloco, per le ragioni che dirò a suo luogo, tra le rime di dubbia autenticitá.
Ecco lo specchietto dei codd. che contengono queste rime:
Sonetti
1. Segui anima devota: P3, P4, P5, L (due copie), Col., V2.
2. Fuggendo Loth: P3, P4, P5, L.
Orazioni
1. Grazie a te, sommo: P5, V2, Nap., Mrc., L. R.
2. Santo Dio, padre: P5, V2, Mrc., L. R.
3. Oda quest’inno: P5, V2, Nap., Mrc.