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poesie del Magnifico: le Selve, la Nencia, il Corinto, i Beoni, l’Altercazione, l’Ambra, la Caccia col falcone, gli Amori di Venere e Marte, le Sette allegrezze d’Amore, capitoli, ballate, canti carnascialeschi, sonetti e canzoni.
e) L’edizione granducale.
Opere | di | Lorenzo de’ Medici | detto | il Magnifico || Firenze | per Giuseppe Molini | co’ tipi bodoniani | MDCCCXXV.
Questa edizione in 4 volumi in f°, tipograficamente insigne, fu promossa dal granduca Leopoldo II di Toscana1, e curata da lui stesso e dagli accademici della Crusca, di cui era allora «arciconsolo» Vincenzo Follini. Intorno ai criteri che guidarono gli editori a fissare il testo del Commento e delle Rime, scrive in una lettera premessa al 1° volume della stampa (pp. v-vi) il granduca:
Ci siamo data la piú diligente premura di procacciare, non che le edizioni antiche e moderne di qualunque ancorché minima cosa che appartenesse al Magnifico, ma sí pure la massima e miglior parte dei testi a penna, che avemmo notizia esistere nelle biblioteche d’Italia: ed alcuno di essi altresí ci fu graziosamente d’oltramonti inviato.
Con tali soccorsi è stato intrapreso la collazione e l’emenda degli scritti del nostro autore. L’edizione di Bergamo, siccome la piú copiosa, ne ha servito di principale modello; e i testi a penna o qualche altra edizione hanno somministrato le aggiunte. Rispetto alle correzioni, allorché la lezione della stampa ci è sembrata evidentemente scorretta e i codici ne hanno presentata una buona, abbiamo sostituito questa a quella nel testo, non senza accennare in nota la rigettata lezione. Ma, quando la lezione della stampa non pareva condannabile affatto e d’altronde i testi a penna somministravano buone varianti e fors’anche migliori che la stampata non era, abbiamo piuttosto collocato queste nelle note, e lasciato quello in suo luogo.
Per la correzione del Commento, fatto da Lorenzo sopra una parte de’ suoi sonetti, tre soli erano gli aiuti di che eraci permesso valerci: l’edizione aldina, un codice Laurenziano e un codice Palatino dell’Archivio2. Niuno di essi era da essere seguitato senza riserva. In tutti si