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4. Altercazione ovvero Dialogo composto dal Magnifico Lorenzo di Piero di Cosimo dei Medici, nel quale si disputa tra il Cittadino e ’l Pastore quale sia piú felice vita o la civile o la rusticana, colla determinazione fatta dal Filosofo dove solamente si trovi la vera felicitá. [es. mglb.].
5. Libro di Laude. [Es.ri Pal.]. Di questa piú antica stampa di laudi la Palatina possiede tre esemplari, giá appartenuti alla libreria del marchese Giuseppe Pucci: uno completo «a petizione di ser Piero Pacini da Pescia» [1510], ha 121 cc.; gli altri due sono mutili in principio e in fine. Il piú recente ha in fine, supplito da mano moderna: «Libro stampato in Venezia 1512 per Niccolò Zoppino».
6. Laude fatte e composte da piú persone spirituali a onore dello Onnipotente Iddio e della gloriosa Vergine Madonna Santa Maria. Codesta edizione, piú compiuta della precedente, fu veduta dagli editori della Granducale nella biblioteca del cav. Leopoldo Ricasoli.
7. Confessione di Luigi Pulci [Es. Pal.]. Dopo di essa, la lauda del Magnifico: «Vieni a me peccatore».
8. Laude composte da diversi1 [E. Pal.]. Stampata in «Firenze, per Antonio Miscomini nel 1489, per cura et a spese del Magnifico L. de’ Medici, che le proprie per la prima volta die’ in luce in esso volume».
9. Rime del arguto et faceto Poeta Bernardo Belinzone Fiorentino. [Es. riccardiano segnato E. III. 266 con le postille del Salvini]. Ediz. curata dal famoso prete Tanzi, e stampata a Milano nel 1493. A cc. 94 v e 95 r i due sonetti del Magnifico al Bellincioni.
b) L’edizione aldina.
Poesie volgari | nuovamente | stampate | di Lorenzo | de’ Medici, | che fu padre di Papa Leone: | col commento del medesimo sopra alcuni de’ suoi sonetti || AL [áncora aldina] DVS. || Con privilegio del Pontefice, et della Signoria di Vinegia, per anni XX2. In Vinegia, M. D. LIIII.
- ↑ Il frontispizio è riprodotto in E. Levi, op. cit., p. 67.
- ↑ La richiesta di Paolo Manuzio alla Signoria per la stampa e il privilegio delle Poesie volgari di Lorenzo de’ Medici, e la licenza del Consiglio dei dieci, in data 17 ottobre 1553, sono in Arch. di St. di Venezia, Senato, Terra, filza 18, e Capi del Consiglio de’ dieci, Notatorio n. 15, c. 59.