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mena finamente miniato, appartenuto al celebre organista Antonio Squarcialupi1. A. c. 1: «Questo libro è di M.° Antonio di bartolomeo schuarcialupi horganisto in sancta maria del fiore». Nel f.° di pergamena, che precede la prima carta, verosimilmente dopo la sua morte, furono aggiunte alcune poesie a lui dedicate fra le quali il son. attribuito a Lorenzo: «Farete insieme, o musici, lamento».
25. Laurenziano-Rediano 129 (185) [L R]. Cart. legato in cuoio con assicelle. Nel dorso in oro: «O. del Magnifico | Lor. de Medici». Mis. 290×210; di cc. 132 mod. num. La scrittura ci riporta ai primi del Cinquecento. Tre fogli bianchi in principio e tre in fine; nel 1° f. diverse prove di penna e le parole: «Questo libro è di domenico torsi. Ricordo come o dato almasi due libri scritti a mano e in stampa con certi libretti di legge e in quarti di foglio». — Sul verso: «Opere del Magnifico Lorenzo | De Medici. | Della libreria di Francesco Redi». — Le rime di Lorenzo vanno da c. 2 a c. 87 v; a c. 89 v comincia il Simposio, a cui segue il sonetto di Giuliano: «Perché hai Seraphin morte offeso tanto» (c. 104 v), ed altre rime di Luigi Pulci, ecc. — A c. 110 r comincia: «+ yhs 1519 ═ | Comedia facta p. niccholo machiavegli» [la Mandragola]. Seguono da c. 131 r alla fine ricette in prosa e in verso. Il codice, che è tra i compiuti, contiene del Magnifico 149 sonetti (c. 2 r-39 r), 5 sestine (c. 39 v-42 r), 9 canzoni (43 v-55 v), 7 capitoli (56 v-66 v), la ballata: «Donna, vano è il pensiero» (c. 72 v), 6 laudi (72 v-75 r), 28 canzoni a ballo (76 r- 81 v), le Sette allegrezze d’amore (82 r), la 1a Selva (82 v), e 10 canti carnascialeschi (84 r-87 v).
26. Laurenziano-Ashburnhamiano 419 [Asb.]. È il noto codice, da cui G. Volpi trasse il «nuovo testo della Nencia da Barberino», ch’egli pubblicò negli Atti dell’Accademia della Crusca (a. 1906-7, Firenze, 1908, pp. 131-143).
27. Laurenziano-Ashburnhamiano 1827 [Asb.1]. «Canzoni a ballo | composte dal Magnifico | Lorenzo de’ Medici | e da altri autori | con la | Nencia da Barberino | la Beca da Nicomano [sic], la Frottola | di | Luigi Pulci | copiate dalle edizioni di Firenze | 1562. 1622 | dall’abate | Rinaldo Maria Bracci | Fiorentino | giun-
- ↑ Per questo insigne musico fiorentino cfr. Ambros, Geschichte der Musik, Breslau, 1864. ii, 487. sgg.: Fetis, Biographie univ. des musiciens, Paris, 1870, viii, 101. — Quasi tutti i begl’ingegni toscani del tempo cantarono di lui; vedine un catalogo del Cinelli nel cod. corsiniano 1992, cc. 141-2, e una raccolta di componimenti poetici nel cod. mglb. II, ii, 109, c. 296 v.