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14. Riccardiano 2726 [R4]. Cart. legato in cartone, foderato di pelle; mis. 294×220. Sul dorso in alto: Sonetto | di | Lorenzo | de Medici | commen. | dal Med. — Il cod. formato da due parti ben distinte; la prima, che comprende dieci carte, è di scrittura del 500 inoltrato e contiene la lettera di Pico della Mirandola a Lorenzo intorno alle sue poesie (Cfr. I. Pici, Opera, Venetiis, 1557, p. 60 v) e il volgarizzamento della lettera stessa (c. 1 r-8 r); le Deprecationes ad Deum del Pico medesimo (c. 9 r-v); e due lettere latine, l’una del Pico a Taddeo Ugolini, e l’altra di Baccio Ugolini a Roberto Salviati (Neapoli, VII kal. aprilis MCCCCLXXXX (c. 10 r-v). — La seconda parte, che è costituita da 86 cc. modernamente numerate, e che apparisce di qualche decennio piú antica della prima, contiene il Commento ai sonetti d’amore del Magnifico.

15. Riccardiano 2863 [R5]. Cart., rilegato in cartone moderno rivestito di cartapecora; mis. 212×137, di cc. 87 modernamente numerate. Bella ed unica scrittura dell’ultimo Quattrocento o del primo Cinquecento. A piè della prima carta: «Di m. Donato di m. pier fran[cesco] Rophia dasanminiato». A c. 2: Sonecti composti p. il magnifico huomo Lorenzo di Piero de’ Medici. Il codicetto contiene gran parte delle rime amorose di Lorenzo, cinque capitoli, parte delle Selve e le Sette allegrezze d’Amore.

16. Riccardiano 2599 [R6]. Cart. del sec. xvi, di cc. 104, in parecchi luoghi autografo dello Stradino. Nel frontespizio uno stemma e il motto: «Stradino servo». Contiene, tra l’altro, la vita del Magnifico tradotta dal latino da Filippo Valori, una «copia della lettera che scrisse il M. L. de’ Medici a’ nostri signori quando andò a Napoli», e la Caccia col falcone. dal titolo: «L. d. M. al compare».

17. Riccardiano 2731 [R7]. Cart. della metá del sec. xvi, di cc. 69. In fronte alla prima: Canti carnascialeschi; nel f.° seguente: «Questo libro di Canzone è di Giov. di Francesco del Fede copiato ne’ 1548 accintoia [sic]; e se persona lo avessi in presto si degni rendergnene, se sia suo amico, di gralzia». È una copiosa raccolta di canti carnascialeschi del 4-500. Il can. A. M. Biscioni vi aggiunse in fine di sua mano l’indice degli autori.

18. Laurenziano 25° del XLI Pluteo [L]. — Cfr. Bandini, Cat. codd. mss. Bibl. Laur., v, 127 sgg. Cart. di mm. 300×220, di cc. 274 mod. num., con tracce di antiche numerazioni, rilegato in legno e in pelle rossa con borchie di metallo e fregi. A c. 1 r: