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v - canzoni a ballo 311

ognun va dov’ella vuole:
l’oche, i porci èn per la stura,
e i vicini hanno paura
che ’l suo Beco sia perduto,
perché non vi s’è veduto
con le bestie, o solanato.
     Non si canti or piú la Nencia,
poi che l’è morta e finita:
aval piú non si raccencia
quella rosa scolorita;
la sua lana ell’ha fornita
e la stoppa col capecchio,
né lucignol né pennecchio
nulla a far non ha lasciato.
     Or vanne la mia ballata,
va’ ritruova le compagne;
porta lor quest’ambasciata:
di’ che vivin liete e magne,
lascin pur piagner chi piagne,
ed a tutto il lor potere
diensi sollazzo e piacere
con ciascuno innamorato.