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v - canzoni a ballo | 303 |
ix
[Le donne ciarlone]
Poi ch’io son stato pregato
vo’ cantare una canzona,
la qual fia onesta e buona,
riprendendo il vicinato.
Io vi prego in cortesia
che vi piaccia d’ascoltare,
perché la canzona mia
vi potrá forse insegnare
come voi avete a fare.
Quando insieme vi trovate,
quando all’uscio voi filate
sempre vi pare un mercato.
Se voi siete insieme trenta,
ventinove ne favella:
quell’una non si rammenta
di trovar qualche novella.
Mona questa e mona quella,
attendete a lavorare
e non tanto cicalare,
che vi venga manco il fiato.
Se in Italia si fa nulla,
ne volete ragionare;
se sapete una fanciulla,
la qual sia per maritare,
voi volete ricordare
di che gente sia il marito,
in che modo e’ va vestito,
s’egli è ricco o nello stato.
S’una si fa alla finestra,
tutte l’altre vi si fanno;