244 |
xvi - canti carnascialeschi |
|
Di questo modo si fa grande stima:
togli un tondo cotal forato in cima,
un ferro da stampare, e spicca prima
la buccia intorno dove l’occhio appare.
Spicco quell’occhio e presto lo conduco,
ov’io ho preparato prima un buco,
che men d’un grosso un po’ la buccia sdruco;
mettivel drento: e’ suol rammarginare.
Convien con diligenzia ivi si metta:
guasta ogni cosa spesso chi fa in fretta;
riesce meglio chi ’l suo tempo aspetta;
quando gli è in succhio e dolce, è miglior fare.
Noi crediamo oramai che voi sappiate
l’innestare a bucciuolo e quel del frate,
che ne fa tutto l’anno verno e state:
puossi ogni pianta, e pèsche anche innestare.
L’arbor, ch’è prima salvatico e strano,
innestandol si fa di mano in mano
piú bello e piú gentil, né viene invano,
ma vedete be’ frutti che suol fare.
Donne, noi v’invitiamo a innestar tutte,
se non piove e se van le cose asciutte;
e, se volete pèsche o altre frutte,
noi siamo in punto e ve ne possiam dare.