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xvi - canti carnascialeschi 239

ii

Canzona de’ profumi.


     Siam galanti di Valenza
qui per passo capitati,
d’amor giá presi e legati
delle donne di Fiorenza.
     Molto son gentili e belle
donne nella terra nostra:
voi vincete d’assai quelle,
come il viso di fuor mostra;
questa gran bellezza vostra
con amore accompagnate;
se non siete innamorate,
e’ saria meglio esser senza.
     Quanto è una buona spanna
vaselletti lunghi abbiamo;
se dicessi: — Altri v’inganna, —
noi ve li porremo in mano:
ritti al luogo li mettiamo;
nella punta acceso è il foco,
onde sparge a poco a poco
dolce odor, che ha gran potenza.
     Or dell’olio vogliam dire:
ha odore e virtú tanta,
che fa altri risentire
dal capo insino alla pianta.
L’olio è una cosa santa,
s’è stillato in buona boccia:
esce fuori goccia a goccia;
se piú pena, ha piú potenza.