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xv - canzoni a ballo 233

4

     Terza allegrezza, quale Amor concede,
è quando ella una tua lettera accetta,
e degna di rispondere e far fede
di propria man che ’l giogo al collo metta;
ben è duro colui che, quando vede
sí dolce pegno, lacrime non getta:
leggela cento volte e non si sazia
e con dolci sospiri Amor ringrazia.

5

     Piú dolce assai quest’allegrezza quarta,
se ti conduce a dir qualche parole
a solo a solo, e far del tuo cor carta,
e dire a bocca bene ove ti duole;
se avvien che Amor le some ben comparta,
senti dir cose da fermare il sole:
dolci pianti e sospiri, e maladire
uscio o finestra, che ti può impedire.

6

     Chi può gustar questa quinta allegrezza,
può dir che Amore il suo servizio piaccia,
se avvien che baci con gran tenerezza
un’amorosa, vaga e gentil faccia,
le labbra, e dentro ov’è tanta dolcezza,
la gola e ’l petto e le candide braccia,
e tutte l’altre membra dolci e vaghe,
lasciando spesso i segni delle piaghe.

7

     Questa sesta allegrezza, ch’io dico ora,
è venir quasi alla conclusione,
e a quel fin, per che ognuno s’innamora
e si sopporta ogni aspra passione;
chi l’ha provato e chi lo pruova ancora
sa che dolcezza e che consolazione
è quella di poter sanza sospetto
tenere il suo signore in braccio stretto.