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216 xv - canzoni a ballo

xxiii


     In mezzo d’una valle è un boschetto
con una fonte piena di diletto.
     Di questa fonte surgon sí dolci acque,
che chi ne gusta un tratto, altro non chiede:
io fui degno gustarne, e sí mi piacque,
ch’altro non penso poi, per la mia fede:
questa dolcezza ogni altro dolce eccede,
pur ch’altri sia a tanto bene eletto.
     Giá non voglio insegnarvi ov’ella sia,
ché qualche animal bruto non v’andassi;
son ben contento di mostrar la via,
onde chi vuole andarvi, drizzi i passi:
per duo cammini a questa fonte vassi,
chi non volessi far certo tragetto.
     Vassi disopra per un gentil monte,
che quasi par di bianca neve pieno;
truovasi andando dritto verso il fonte
da ogni parte un monticello ameno,
e in mezzo d’essi un vago e dolce seno,
che adombra l’uno e l’altro bel poggetto.
     Seguitando il cammin di mano in mano,
si passa per un vago monticello,
un’erta ch’è sí dolce, che par piano,
e ’l poggio è netto, rimunito e bello:
nascon poi duo vallette a piè di quello
e in mezzo a queste è il loco ch’io v’ho detto.