Pagina:Lorenzo de' Medici - Opere, vol.2, Laterza, 1914.djvu/130

124 xii - rime spirituali

iii


     Santo Iddio, padre di ciò che ’l mondo empie;
santo Iddio, perché quel che hai voluto
dalla tua propria potestá s’adempie;
     santo Iddio, il quale sol sei conosciuto
da’ tuoi familiari e santo se’,5
che nel Verbo ogni cosa hai constituto;
     santo Iddio, del qual solo immagin è
ogni natura; santo per essenzia,
perché mai la natura formò te;
     santo, potente piú ch’ogni potenzia;10
santo, la tua bontá vince ogni loda;
santo se’ e maggior d’ogni eccellenzia;
     i santi sacrifizi il tuo orecchio oda
del mio orar, che manda alla tua faccia
il cor, che d’esser tuo tutto par goda.15
     Ineffabil, chi vuol laudarti, taccia:
chi ben ti lauda, le fallacie ha scorte
per vane, e vede il ver ch’ogni ombra caccia.
     Esaudimi, Signore, e fammi forte,
e fa’ in tanta grazia meco pari,20
partecipi di questa santa sorte,
     color che son di tanto bene ignari;
Natura, madre comune, li diede
fratelli a me ed a te figli cari.
     Signor, perch’io ti presto intera fede25
e di te testimonio a ciascun mando,
in vita surgo, e l’alma lume vede.
     O Signor, tu se’ padre venerando;
l’uomo tuo teco insieme santitate
fruir sempre desia, te solo amando.30
     Tu gli hai arbitrio dato e potestate
d’ogni cosa; e però, s’egli ha desio
da te di voler sol la tua bontate,
     tu ’l muovi, tu ’l contenta, o santo Iddio.