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118 | xii - rime spirituali |
ii
Alla medesima.
Fuggendo Lot con la sua famiglia
la cittá ch’arse per divin giudizio,
guardando indrieto il giusto e gran supplizio,
la donna immobil forma di sal piglia.
Tu hai fuggito, ed è gran maraviglia,
la cittá ch’arde sempre in ogni vizio;
sappi, anima gentil, che ’l tuo offizio
è non voltare a lei giamai le ciglia.
Per ritrovarti il buon pastore eterno
lassa il gregge, o smarrita pecorella;
truóvati, e lieto in braccio ti riporta.
Perse Euridice Orfeo giá in sulla porta,
libera quasi, per voltarsi a quella;
però non ti voltar piú allo inferno.