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108 | xi - la rappresentazione di san giovanni e paolo |
Giovanni e Paulo.
Come a te piace, signor, puoi disporre
della roba, e la vita anche è in tua mano:
questa ci puoi, quando ti piace, tôrre;
ma della fede ogni tua pruova è invano.
E chi a Giove, vano dio, ricorre,
erra; e ben crede ogni fedel cristiano:
vogliamo ir per la via che Gesú mostra:
fa’ quel che vuoi; questa è la voglia nostra.
Giuliano imperadore dice:
S’io guardassi alla vostra ostinazione,
io farei far di voi crudele strazio:
pietá di voi mi fa compassione;
se non, del vostro mal mai sare’ sazio.
Ma il tempo spesse volte l’uom dispone:
però vi do di dieci giorni spazio
a lasciar questa vostra fede stolta;
e se no, poi vi sia la vita tolta.
Or va’, Terenziano, e teco porta
di Giove quella bella statuetta;
e in questi dieci di costor conforta
che adorin questa, e Cristo si dimetta:
se stanno forti a ir per la via torta,
il capo lor giú dalle spalle getta.
Pensate ben, se la vita v’è tolta,
che non ci si ritorna un’altra volta.
Giovanni e Paulo.
O imperadore, invan ci dái tal termine,
però che sempre buon cristian saremo:
il zel di Dio e questo dolce vermine
ci mangia e mangerá fino allo estremo: