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L’INVITO
A LESBIA.
Perchè con voce di sòavi carmi
Ti chiama a l’alta Roma inclito Cigno,
Spargerai tu d’obblìo dolce promessa
Onde allegrossi la minor Pavia?
5Pur lambe sponda memore d’impero,
Benchè del fasto de’ trïonfi ignuda,
Di Longobardo onor pago il Tesino:
E le sue verdi, o Lesbia, amene rive
Non piacquer poi quant’altre al tuo Petrarca?
10Qui l’accogliea gentil l’alto Visconte
Nel torrito palagio, e qui perenne
Sta la memoria d’un suo caro pegno.
Te quì Pallade chiama, e te le Muse,
E l’eco che ripete il tuo bell’inno
15Per la rapita a noi, data alla Dora,
Come più volle Amor, bionda donzella.
Troppo altra volta rapida seguendo
Il tuo gran cor, che l’opere de l’arte