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A DIODORO DELFICO
ticofilo cimerio.
Perchè a Voi s’intitoli questo Libretto,
Credo che ’l senta ogni gentil persona. Primieramente ove s’oda parlar di sciolti, Voi correte tosto al pensiero, come ai mentovar che si faccia Epopeja, ecco alla mente Virgilio. Natural cosa era dunque che cercasse di volgersi a Voi quegli che con uno de’ tanti vostri titoli letterarj tien parentela. Dolce e pellegrina lusinga vi andrà per l’animo, raffigurando qui entro que’ germi, i quali deboli un giorno e