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avrebbe colti i più begli allori sull’italiano parnaso. Eppur e questo sì squisito poemetto non che la descrizione de’ Musei d Pavia: ma l’aridezza dell’argomento era nulla, ove, come disse il Monti, le grazie parlano profonda filosofia.

In un uomo siccome Mascheroni, di quale fecondità di osservazioni non poteva essere sorgente un viaggio in Italia? Visitò con devozione gli antichi monumenti della gloria italiana, e mentre era ispirato da sacro entusiasmo alla vista di quelle sublimi ruvine e di tanto bello che a dovizia sparsero le arti per la patria nostra, volgeva il sagace pensiero alla contemplazione de’ grandi fenomeni della natura. Ne fa testimonianza il