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tarsi nel difficile aringo, vi fu pur tratto dal desìo d’essere fra quei sommi, che allora coll’altezza del loro genio empievano Europa tutta del proprio nome, e rifletteano tanta copia di luce su questo Ateneo che presso i lontani tutt’ora ne sente. Qui ei si diede con ogni studio all’educazione della gioventù, qui meditò e compose nuove opere siccome i problemi, prezioso libretto in cui si fa tesoro dei fiori più scelti delle matematiche; e la geometria del compasso, col qual lavoro, emulo del gran Galileo, potè mirabilmente con quel semplice strumento risolvere ogni più arduo problema: qui in fine la stima si conciliava de’ suoi colleghi, l’amore de’ suoi discepoli, e la rinomanza presso tutte le nazioni.