Pagina:Lopez De Hoyos - Relatione della morte, et esequie del serenissimo principe Carlo, figliuolo del catolico re Filippo II re di Spagna et c., 1569.djvu/12

[versione diplomatica]


riografo in deſcriuere quelle coſe, che auuēnero nella morte, & Eſequie del Sereniſsimo Principe Carlo, & il dolore uniuerſale, con che fu pianta la ſua morte, con quella breuità, che ſarà poßibile racconterò quel, che in realità, & ueramente auuenne.

Mercore à di quattordeci del Meſe di Luglio di queſto anno M D L X V III. il Principe ſi ſentì indiſpoſto, e da queſto giorno fu uiſitato dal ſuo Medico, & creſcendo ogni dì la ſua infermità, dimandò, che gli foſſe menato il Padre Maeſtro F. Diego di Chiaues ſuo Confeſſore del l'ordine di San Dominico, perche il Medico gli haueua ſignificato, che haueua poca ſperanza della ſanità ſua: alquale come egli haueua in coſtume, ſcoprì l'animo ſuo, & col ſuo conſiglio, & deliberatione riceuè tutti i Sacramenti con gran deuotione, diſponendoſi prontamente per quello, che la Diuina uolontà ordinaſſe, hauendo dimandato perdon con molta humiltà in preſenza di quelli, che ui ſi ritrouarono (auanti, che riceueſſe il ſantißimo Sacramento) alla Maestà del Re ſuo Padre, & ſignor noſtro, ancora che foſſe aſſente, & perdonando con tutto il cuore a tutti quelli, che l'haueſſero offeſo, hauendo già fatto testamento, come coſi catolico, & penſieroſo Chriſtiano, tre o quattro anni auanti: dimandò affettuoſißimamente al ſuo confeſſore, che non lo abbandonaſſe fin che noſtro Signore l'haueſſe tratto fuori da questo mondo. In queſto mezo fu fatto comandamento a tutti i Monaſteri uniuerſalmente ſi faceſſero orationi per la ſanità di ſua Altezza, cō molte li-


[versione critica]


riografo in descrivere quelle cose, che avvennero nella morte, et Esequie del Serenissimo Principe Carlo, et il dolore universale, con che fu pianta la sua morte, con quella brevità, che sarà possibile racconterò quel, che in realità, et veramente avvenne.

Mercore à di quattordeci del Mese di Luglio di questo anno M D L X V III. il Principe si ſentì indisposto, e da questo giorno fu visitato dal suo Medico, et crescendo ogni dì la sua infermità, dimandò, che gli fosse menato il Padre Maestro F. Diego di Chiaves suo Confessore del l'ordine di San Dominico, perche il Medico gli haveva significato, che haveva poca speranza della sanità sua: alquale come egli haveva in costume, scoprì l'animo suo, et col suo consiglio, et deliberatione ricevè tutti i Sacramenti con gran devotione, disponendosi prontamente per quello, che la Divina volontà ordinasse, havendo dimandato perdon con molta humiltà in presenza di quelli, che vi si ritrovarono (avanti, che ricevesse il santissimo Sacramento) alla Maestà del Re suo Padre, et signor nostro, ancora che fosse assente, et perdonando con tutto il cuore a tutti quelli, che l'havessero offeso, havendo già fatto testamento, come cosi catolico, et pensieroso Christiano, tre o quattro anni avanti: dimandò affettuosissimamente al suo confessore, che non lo abbandonasse fin che nostro Signore l'havesse tratto fuori da questo mondo. In questo mezo fu fatto comandamento a tutti i Monasteri universalmente si facessero orationi per la sanità di sua Altezza, con molte li-


mosine