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descrizione della città di lodi. 15


Sonvi inoltre un orfanotrofio maschile ed uno femminile1; la congregazione di carità che riunisce il luogo pio elemosiniero, la casa d’industria e ricovero di mendicità per individui d’ambo i sessi2; il monte di pietà, e gli asili per l’infanzia povera, con un reddito annuo di L. 125,000; finalmente una causa pia pel mantenimento di figlie nobili decadute, e per doti ed elemosine.

Fra le altre utili istituzioni della città van ricordate una succursale della banca nazionale3, una cassa di risparmio, figliale di quella di Milano4; una banca popolare agricola, la più fiorente d’Italia in tal duplice qualità5; tre società operaje di mutuo soccorso che contano intorno ad ottocento soci, e danno sussidi temporanei agli infermi, alle vedove ed agli orfani6; una biblioteca popolare circolante che dispone di più di 3,000 volumi, un comizio agrario, ecc. ecc.

Lodi non è molto ricca di stabilimenti industriali, tuttavia ha una grandiosa filatura meccanica e fabbrica di tessuti in lana che impiega circa 500 operai d’ambo i sessi; nonchè fabbriche di majoliche d’antica rinomanza, di zolfanelli, carrozze, candele, concerie, tipografie, filatoi, una fonderia, ed una fabbrica di materiali in cemento nei sobborghi.

I traffici di tutti i prodotti del fertilissimo territorio, e principalmente dei vini, del burro, formaggio di grana, stracchino, bozzoli, che si fanno nei mercati settimanali, al martedì, e più al sabbato, attirano sulla piazza di Lodi ingenti capitali.

Come capoluogo di circondario Lodi è sede di una sottoprefettura, e possiede quasi tutti gli uffici propri di un capoluogo di provincia, un tribunale correzionale, due preture, sezione di corte d’Assisie, una direzione delle poste, ufficio telegrafico, camera di commercio, archivio notarile7, ufficio di conservazione delle ipoteche e del registro; scuole medie complete maschili e femminili; parecchi fiorenti istituti di credito; guarnigione d’un reggimento di cavalleria, e diverrà sede d’un distretto militare.


  1. Il maschile ricovera 30 orfani ed ha una rendita annua di L. 21,000; il femminile accoglie 43 orfane e gode d’una rendita di L. 31,000.
  2. Con un patrimonio di 2 milioni.
  3. Nel 1876 diede un utile netto superiore a quello di 37 succursali, con un movimento generale di cassa di circa 26 milioni.
  4. Con un movimento annuale (1875) di 9,790,000 lire, superiore a quello di quasi tutte le altre figliali: i libretti in circolazione sono circa 11,000.
  5. Possiede un capitale di 1,142,340 lire e un fondo di riserva di circa mezzo milione: i depositi rappresentano (1876) la somma di più di tre milioni; il portafoglio L. 5,214,106.
  6. Il capitale sociale ammontò nel 1876 a circa 134,000 lire; la cifra dei sussidi a circa L. 8,800.
  7. Codesto archivio è di grande importanza perchè comprende gli originali lasciati da 662 notai, divisi in 10,126 filze e fasci di documenti, che risalgono al 1349.