Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
48 | Prime nozioni di Astronomia. |
vicini ai tropici, e mitigandosi i freddi delle regioni prossime ai poli per la presenza del Sole sugli orizzonti polari in ogni giorno dell’anno, ne deriverebbe che le zone temperate non fruirebbero più dei calori canicolari a cui la nostra vegetazione va debitrice della sua rigogliosità.
Benchè l’eguaglianza del giorno e della notte al 22 di marzo e al 22 settembre sia un fatto che si potrebbe anche spiegare supponendo l’asse terrestre perpendicolare all’orbita della Terra, questa supposizione non è però ammissibile, perchè darebbe necessariamente luogo a fatti che in realtà non avvengono.
46. Debbo ora dichiarare che l’asse di rotazione della Terra, oltre all’essere inclinato sul piano dell’orbita terrestre, si mantiene anche sempre parallelo a sè stesso, intanto che la Terra ruota intorno ad esso asse e ad un tempo gira lungo la sua orbita intorno al Sole.
Possiamo noi stessi verificare facilmente questo importante fatto.
La Terra ruota, lo dimostrammo, intorno a sè medesima e la sua rotazione produce il moto apparente diurno della vôlta celeste. Rotatorio è il moto reale della Terra, rotatorio quindi dev’essere il conseguente molo apparente della vôlta celeste.
La rotazione reale della Terra si fa intorno ad un asse (asse polare o terrestre), e intorno ad un asse (asse celeste) deve farsi pure la rotazione apparente del cielo.
Ruotando la Terra, tutti i suoi punti descrivono circoli perpendicolari al suo asse di rotazione tranne due, i poli terrestri, che rimangono fermi, e lo stesso deve avvenire apparentemente del cielo; tutti i punti di questo devono apparentemente de-