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38 | Prime nozioni di Astronomia. |
Sole S, che è tra esse e la Terra, che di notte appariranno tutt’altre stelle, quelle cioè che stanno fra A e C e fra C e D.
A passare da T1, in T3 la Terra impiegò sei mesi; lasciamone passare altri sei, e la Terra ritornata in T1, riporrà i suoi abitanti in condizione di veder di nuovo durante la notte al medesimo posto lo stelle B. Parmi così abbastanza spiegata la diversitá del cielo stellato in due epoche opposte dell’anno.
34. Completiamo però la nostra dimostrazione. Voi avete appreso nel paragrafo V precedente che un abitante qualsiasi della Terra ha mezzogiorno quando arriva a metà del periodo di tempo detto giorno, ha mezzanotte, quando giunge al mezzo del periodo detto notte.
Guardando verso il mezzodi, ossia verso il punto sud del nostro orizzonte, noi abbiamo l’est o levante a sinistra, l’ovest o ponente a destra.
Or dunque, quando la Terra (fig. 7), è in T1, l’osservatore situato nel mezzo del semicircoletto oscuro vede a mezzanotte (l’ora da noi più sopra scelta) dinanzi a sè le stelle B, alla sua manca le stelle A, alla destra le stelle D. Dopo tre mesi, trovandosi in T2, egli verificherà quello che insieme già abbiam constatato nelle nostre osservazioni notturne, egli avrà cioè le stelle B a destra (orizzonte ovest), e nuove stelle C, che non vedeva prima, sull’orizzonte est, cioè alla sua sinistra, ed è chiaro per sè che nel tempo da lui impiegato per trasportarsi colla Terra da T1 verso T2, egli avrà visto la configurazione delle stelle B muoversi di giorno in giorno sempre più verso la sua destra, ossia verso ponente. Trascorsi sei mesi dacchè egli fu nel luogo T2, il nostro osservatore arriverà colla Terra in T4; vedrà, verso l’ora di mezza-