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Fotografia astronomica. | 251 |
299. Quasi contemporaneamente il fisico ed astronomo inglese W. Huggins, con procedimenti proprii e da quelli di Draper indipendenti, riusciva ad ottenere nella fotografia stellare spettroscopica successi segnalati.
Huggins usa nelle proprie esperienze un telescopio a riflessione di 46 centimetri di apertura, montato equatorialmente, e colloca la fessura dello spettroscopio esattamente nel fuoco del grande specchio metallico del telescopio.
Il primo successo di Huggins in questo campo della fotografia stellare spettroscopica risale al 1875, e a partire dal 1876 egli ottenne con pose di un’ora di durata, la fotografia degli spettri delle stelle principali di prima e seconda grandezza, spettri che egli paragonò con quello della Luna, con quello dei pianeti e con quello ancora della luce diffusa del cielo.
300. Dal 1882 datano lo ricerche di spettroscopia stellare fotografica fatte dall’astronomo americano E. C. Pickering e che segnano il più importante passo fatto della scienza in questo indirizzo. Pickering abbandonò la strada battuta da H. Draper e da W. Huggins, e ottenne lo spettro delle stelle da fotografarsi collocando avanti all’obbiettivo fotografico di un cannocchiale montato equatorialmente un prisma grande, che copre l’intero obbiettivo e che ha un debole angolo rifrangente.
La disposizione adottata da Pickering produce un assorbimento della luce stellare piccolo, mollo minore di quello che ha luogo negli apparecchi di Draper e di Huggins, e permette di estendere le esperienze a stelle di molto minor grandezza. Mentre Draper limitava le proprie ricerche alle stelle brillanti, mentre Huggins è costretto a limitarsi a stelle di gradezza superiore alla quarta,