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250 Prime nozioni di astronomia

sulle lastre fotografiche, ed il metodo fotografico di ricerca dei planetoidi segnò ed iniziò, si può dire, una nuova èra fecondissima di risultati.


§ IX.

Fotografia degli spettri delle stelle.

297. Gli spettri delle stelle, della cui importanza si trattò in diversi paragrafi del capitolo quinto, sono assai difficili ad essere studiati direttamente e più difficili ancora ad essere descritti con precisione. È naturale quindi che con ogni studio siasi cercato di ottenerne per mezzo della fotografia una rappresentazione grafica, fedele, duratura e scuscettibile delle misure più scrupolose.

298. Il primo ad occuparsi con successo di fotografia stellare spettroscopica fu l’astronomo H. Draper americano.

Cominciò le sue esperienze nel 1871, modificò più volte l‘apparecchio di osservazione, finchè nel 1879 riusci a dargli una forma definitiva, servendosi di un cannocchiale munito di un obbiettivo chimicamente acromatico, di 28 centimetri di diametro e montato equatorialmente, collocando l’apparecchio destinato a produrre lo spettro stellare sul tragitto del raggio luminoso poco prima del fuoco principale dell’obbiettivo.

Con questo strumento H. Draper riusci fra il 1879 ed il 1883 ud ottenere le fotografie degli spettri di 50 stelle fra le più brillanti; ogni stella avendo la propria lastra sensibile, e ciascuna lastra portando a lato dello spettro della stella la fotografia dello spettro della Luna, di un pianeta o del Sole, destinata a servire di scala di paragone per la identificazione e determinazione delle singole righe oscure.