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Fotografia astronomica. | 237 |
la fotosfera, è uno strato la cui altezza apparente varia fra soli 8 e 12 minuti secondi d’arco, che in realtà oscilla fra 5766 e 8648 km.
Le protuberanze, che hanno indefinita varietà di forme e che, anche apparentemente, si spingono ad altezze notevoli sulla cromosfera, raggiungono non di rado l’altezza reale di 43242 km., eccezionalmente altezze quattro, cinque e perfin sette volte maggiori.
276. E cromosfera e protuberanze risultano in gran parte di idrogeno ed hanno luce rossa, di un solo colore, monocromatica.
Per qualche tempo le si son viste soltanto durante le eclissi totali di Sole, la loro luce non essendo abbastanza intensa per vincere la luce diurna diffusa nella nostra atmosfera.
Nel 1868 si pensò che smorzando in qualche modo la luce diurna sarebbesi resa sensibile e visibile la luce della cromosfera e delle protuberanze, e si trovò che a raggiungere tale scopo bastava l’uso dello spettroscopio. Da quel giorno si poterono ogni giorno vedere ed osservare nelle specole si la cromosfera che le protuberanze del Sole.
277. Da qualche anno fu inventato in America lo strumento detto spettro-eliografo. Scopo suo è di ottenere fotografie del Sole utilizzandone non tutta la luce complessa, ma utilizzando, secondo i casi, solo la luce di questo o quel colore, luce in una parola monocromatica. Con esso furono nel 1893 ottenute fotografie del Sole che riproducono non solo le macchie, le facole e i dettagli lutti della fotosfera, ms riproducono ancora la cromosfera e le protuberanze.
Sono fotografie sotto ogni aspetto preziose, ottenute in America, in Francia ricorrendo a radia-