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Fotografia astronomica. | 235 |
gine del Sole nella direzione voluta dalla posizione fissa della lente stessa.
270. Con quest’ultima disposizione si ottengono da qualche anno della fotosfera solare fotografie bellissime.
Sono prove che rappresentano il Sole come un disco largo 30 centimetri; che richiedono una durata di esposizione brevissima, di appena un duemillesimo di minuto secondo; che abbisognano di processi delicati e speciali sia nella preparazione delle lastre sensibili che nello sviluppo delle immagini.
Sono prove che rappresentano della fotosfera solare non solo i maggiori dettagli, come le facole e le macchie delle quali si è nel capitolo quarto parlato, ma che dànno ancora un concetto preciso de’ suoi dettagli minori e della struttura sua che già definimmo minuta, irregolare, soggetta a mutazioni incessanti.
271. La fotosfera solare, quale appare nelle recenti sue prove fotografiche, è sparsa di punti lucentissimi, detti granuli, separati fra loro da interstizii meno lucidi, per ragione di contrasto oscuri, quasi neri in apparenza. Più che una fotosfera, essa dovrebbe dirsi una rete fotosferica, poichè il suo fondo generale oscuro, disseminato di granuli lucidi, discontinui, presenta appunto l’aspetto di una rete a maglie molto minute.
272. I granuli per il loro grande splendore risaltano come punti di fuoco sulla fotosfera; se ne incontrano su questa per ogni dove; hanno un’esistenza propria ed indipendente, ma hanno insieme una tendenza marcatissima a riunirsi, come se dominati da attrazioni reciproche. Talora si radunano in gruppi di due, tre.... dieci e formano grani pel loro aspetto detti di riso. Talora si dispongono