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232 Prime nozioni di astronomia

delle carte della Luna, e nello studio dei dettagli della superficie lunare.

L’esperienza ha dimostrato che parti della Luna ugualmente brillanti e luminose, uguali in altre parole del punto di vista ottico, tali non sono dal punto di vista chimico; che nelle immagini lunari fotografiche la luce e l’ombra non corrispondono in ogni caso alla luce e all’ombra delle immagini ottiche; che la fotografia rende di frequente visibili dettagli i quali sfuggono all’occhio.

Vi sono difficoltà speciali ad ottenere una bella fotografia della Luna; la parte ad esempio di superficie lunare più vicina, nelle fasi, al suo lembo oscuro si ottiene solo con grande difficoltà; talora a ricavare distintamente l’immagine delle regioni illuminate da un raggio solare molto obliquo si richiede un’esposizione da cinque a sei volte più grande di quella che basta per altri tratti apparentemente non più luminosi ma più favorevolmente illuminati; gli altipiani dell’emisfero australe della Luna si possono fotografare molto più facilmente che i bassi fondi, comunemente detti mari, i quali abbondano nell’emisfero lunare opposto.

Malgrado queste ed altre difficoltà di ordine diverso, il lavoro ostinato degli ultimi quarant’anni riuscì ad ottenere in Europa e in America fotografie lunari che ormai possono dirsi perfette1.

267. La fotografia poco o nulla contribui ad ac-



  1. Sono apprezzatissime fra gli astronomi le fotografie lunari fatte in America all’osservatorio Lick sul Monte Hamilton col grande cannocchiale di 36 pollici di apertura; le altre fatte all’osservatorio di Parigi e che formano l’ornamento precipuo dell’opera “Atlas phototgraphique de la Lune publié par l’observatoire de Paris exècutè par MM. M. Loewy et P. Pouiseux„ Paris, Imprimerie nationale, opera arrivata oggi al suo settimo fascicolo.