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182 | Prime nozioni di Astronomia. |
essa pure nelle diverse parti del contorno solare; ordinariamente più alta vicino ai poli che non all’equatore, non supera in generale i 12 secondi d’arco, un centosessantesimo del medio diametro apparente del Sole. La cromosfera ha variazioni corrispondenti a quelle della fotosfera, ed è sul Sole qualche cosa di caratteristico. La sua distribuzione irregolare sulla superficie del Sole, la sua struttura ne fanno un oggetto ben distinto da una atmosfera nel senso ordinario della parola; probabilmente essa è prodotta da eruzioni continue.
Le protuberanze si spingono ad altezze apparenti notevoli, misurate da 1, 2, 3, 4 minuti primi d’arco ed eccezionalmente da 6 a 7 minuti primi. Nelle protuberanze si osservano movimenti di straordinaria velocità, trasporti vertiginosi di materiali. Esse non possono essere semplici sollevamenti della cromosfera, nè i loro fenomeni possono spiegarsi colla diffusione e coll’espansione di gas in un mezzo rarefatto. Esse sono vere esplosioni della massa solare, e i loro materiali di eruzione pare portino nel proprio seno cause gagliarde, elettriche forse di smembramento e di dissoluzione.
Al disopra della cromosfera, fra le protuberanze e sopra di esse, l’atmosfera luminosa che circonda il Sole diventa più rara e dà origine a quella parte di essa che dicesi corona.
Finalmente al disopra della corona, alcuni raggi o meglio fasci luminosi si svolgono più o meno lunghi, irregolari, dissimetrici, e formano i cosi detti pennacchi.
La Corona o atmosfera coronale forma un ultimo guscio attorno al Sole. La sua costituzione è complessa, e l’aspetto suo generale muta se diversamente intensi diventano i commovimenti della fotosfera e della cromosfera. Durante le eclissi