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168 | Prime nozioni di Astronomia. |
178. Assidue osservazioni hanno mostralo che in certe notti, la maggior quantità di stelle cadenti sembra scaturire da determinate plaghe del cielo, e in altre notti da altre plaghe; hanno pur reso evidente che le così dette pioggie di cadenti si producono in certe epoche determinate delle quali le più rimarchevoli sono il 13-14 di novembre, il 23-27 di novembre e il 10 di agosto. Le stelle della prima di queste epoche paiono escire dalla costellazione del Leone, e furono perciò dette Leonidi; le stelle del 23-27 di novembre divergono in apparenza dalla costellazione di Andromeda, e col nome di Andromedeidi o di Andromedidi vengono indicate; le stelle di agosto partono dalla costellazione di Perseo, e furono dette Persèidi.
Le Perseidi dell’agosto da tempo ogni anno si possono osservare, pur variando esse assai di numero e di splendore nelle loro diverse apparizioni. In alcuni anni se ne contarono da 150 a 200 in un’ora; in altri il numero loro in un’ora discese a 30 e a 20.
Le Leonidi e le Andromedeidi ogni anno ripassano in piccolo numero, ma a periodi determinati diedero, in epoche anche non lontane, luogo a splendide e memorabili pioggie di stelle cadenti.
179. Lo studio accurato dei periodi di massima frequenza nelle loro apparizioni, della direzione generale delle brevi linee o traiettorie che descrivono, dei luoghi del cielo dai quali sembrano irradiare, ha reso palese il fatto che le stelle cadenti appartengono a sciami o correnti di corpuscoli cosmici solidi, oscuri; che questi sciami provengono da lontanissime regioni del cielo, e, attratti dal Sole, passano, nel loro viaggio attraverso allo spazio, in vicinanza del Sole stesso; che alcuni di essi sciami formano immensi anelli ellittici rotanti intorno al Sole.