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Il Sistema solare. 155

gioni di Saturno, astrazion fatta dalla loro lunghezza, la quale (essendo uguale al quarto della durata della rivoluzione del pianeta) su Saturno è sette volte circa più grande che non sulla Terra.

162. La superficie di Saturno, fig. 36, presenta striscie e fascio oscure, parallele al suo equatore, analoghe a quelle di Giove, di queste anzi più larghe, sebbene più difficili ad essere osservale.

Questa corrispondenza delle apparenze superficiali, altri fatti dei quali sarà più lardi discorso, portano a pensare che analoga a quella di Giove sia in questo momento la costituzione fisica di Saturno, che esso pure sia circondato da un’atmosfera mollo densa, e che la sua massa sia dessa pure in tutto od in massima porte allo stato di fluidità.

163. Veniamo ora all’anello, di cui ho fatto cenno precedentemente, o megli agli anelli che sono la più bella particolarità la quale contraddistingua questo pianeta.

Una zona di materia disgregata, ma probabilmente non gasosa, e staccata dal pianeta per una distanza di circa 32 mila chilometri, lo circonda nel piano dell’equatore, estendendosi sopra una larghezza di circa 48 mila chilometri, con una grossezza o spessore non bene determinato che però certamente non sorpassa qualche centinaio di chilometri, fig. 36. Questa zona è costituita da tre anelli concentrici, separati fra loro da intervalli oscuri di sensibile larghezza; e questi stessi anelli sembrerebbero risultare ciascuno di altri più stretti.

Dei tre grandi anelli i due esterni sono assai più luminosi dell’anello interno, il quale sembra piuttosto una nebulosità e che perciò riesce appena visibile ne’ forti telescopi.

Certamente la materia disgregata (nebulosa o