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138 Prime nozioni di Astronomia.

guari sostenibile, contraddetta come è dalla fusione dei ghiacci polari che su Marte succede ogni estate in modo più rapido che da noi, e al polo australe quasi completamente. D’altra parte l’ipotesi che i canali siano percorsi da masse liquide, l’ipotesi che essi sieno grandiosi manufatti, l’ipotesi che essi provengano da speciali vegetazioni o colture, e ogni altra ipotesi che si possa immaginare dietro analogie tratte dalla Terra punto si accorda con la nessuna fissità loro e con le altre apparizioni lungo essi osservate.

Le geminazioni sopratutto rimangono ribelli ad ogni spiegazione; non sono permanenti e connesse indissolubilmente con la superficie solida del pianeta; paiono piuttosto formazioni transitorie e capaci di riprodursi, ma che cosa siano non si sa, nè mancano coloro i quali dubitano della loro realtà e le considerano come apparenze ottiche subiettive. Secondo alcuni anzi i canali stessi indicherebbero soltanto confini di regioni inugualmente tinte, oppure provverrebbero da una integrazione ottica di dettagli troppo piccoli per essere visti l’uno dall’altro distinti.

La verità si è che se si paragonano le carte di Marte uscite dal 1840 al 1903, si nota in esse un grande e graduale progresso. Tutte accennano all’evoluzione compiutasi nelle cognizioni nostre intorno alle configurazioni della superficie del pianeta, tutte riproducono una complessita sempre maggiore di dettagli. Della maggior parte di questi dettagli non sappiamo però ancora darci ragione, e quanti si occupano seriamente di essi ammettono, loro malgrado, che troppo piccolo è ancora il numero delle osservazioni, degne di tal nome, sovr’essi fatte, perchè sia possibile determinare con critica sicura quale fra le varie ipotesi