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128 | Prime nozioni di Astronomia. |
Se il pianeta passa da B in A, la Terra rimanendo per ipotesi sempre in T, esso non solo sarà visibile di notte, ma giungerà anche al massimo del suo splendore e del suo diametro apparente, vedendosi allora il suo disco tutto illuminato, ed essendo inoltre la sua distanza dalla Terra la più piccola possibile. Nella posizione A il pianeta si trova, rispetto alla Terra, in direzione esattamente opposta a quella del Sole, e per ciò si dice che esso è allora in opposizione.
In altri punti dell’orbita, come in C e in D, solo una porzione della parte illuminala del pianeta diventa visibile dalla Terra, ed il disco suo in conseguenza può non apparire pieno del tutto. Si tratta di un difetto di forma che è sensibile soltanto in Marte; gli altri pianeti esteriori non l’accusano in modo percettibile, e sembrano quasi costantemente affatto rotondi. Quando la linea che dalla Terra va al pianeta diventa perpendicolare a duella che va dal Sole alla Terra (come sulla figura accade di TC e di TD). il pianeta dicesi in quadratura
Ogni pianeta esteriore può, visto dal punto T, prendere rispetto al Sole tutte le posizioni possibili, passare per la congiunzione, per l’opposizione, per le quadrature, mostrarsi a tutte le possibili distanze angolari dal Sole. Altrettanto non avviene di Mercurio e di Venere, che non possono mai apparire nè in opposizione nè in quadratura col Sole, come facilmente si rileva dal § II del presente capitolo.