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Il mio amico ottenne il suo congedo nel 1843, dopo la grande spedizione nell’Ouarensenis. Vi guadagnai la croce d’onore. Marty dovea esser fatto fra poco ufficiale, ma la sua missione militare essendo finita, gli premeva di riprendere quella per la quale si sentiva chiamato, e in grazia della quale posso assicurarvelo, gode di già dei frutti benedetti nella contrada di cui è divenuto il precettore.
«Nel 1845, passai col grado di sergente maggiore in un reggimento di linea, ed ho seguito l’esempio del mio amico, ricusando le spallette per venire fra le braccia della mia cara madre, e non lasciarla mai più: è dessa che ha deposto in me la semenza che un degno amico ha innaffiata, e che Dio farà crescere colla sua grazia sotto i raggi benefici del suo infinito amore.
«Al mio ritorno in Francia, ho potuto incontrare a Valenza, Cornault e Marty. Il primo ha sposata una donna dolce e pia, ch’egli conosceva fin dalla sua infanzia, e che gli avea promesso d’attendere la fine del suo servizio. — Vedi, mi disse, io non era degno di tanta affezione quando;... ma Dio m’ha perdonato.
«Marty non è ancora maritato, ma sono persuaso che dei legami più intimi l’uniranno ancora sempre più al suo antico antagonista della via della Casbah, e che la sorella di questi gli sarà un giorno di grande aiuto per contribuire a spagere nella gioventù la Parola di Dio.
«Possa il suo esempio inspirare a tutti quelli che la patria reclama, la fedeltà della bandiera, l’avversione dei piaceri impuri, e quell’amenità, che respinge ogni propensione a lasciarci vincere da un pregiudizio, che tende sempre più o sparire dai costumi militari, ma di cui si vedono ancora spesso dei risultati tanto funesti: il falso punto d’onore! Che il soldato non dimentichi mai, che, tanto nei giorni di trionfo quanto in quelli di tribo-