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rei battuto in duello col figlio, di cui abbiamo sì sovente parlato. — Mia madre vi parlò dunque di me? Oh! buona e cara madre, disse sospirando e lasciando libero il corso ai suoi pensieri, che, riconducendolo alle più belle rimembranze, sembravano allontanarlo dall’oggetto pel quale era venuto. — Scena di tenerezza! disse allora ironicamente il giovane compagno. — Cornault non parve intenderlo, poichè rispose: — Mio padre era mercante: eravate voi viaggiatore di commercio? — Io era incaricato di distribuire i libri che dovrebbero trovarsi in tutte le case, e spero che Iddio mi farà la grazia di poter un giorno contribuire a questo risultato tanto desiderato. — Ma quai libri? — Simili a questi, disse Marty, nel presentargli il Nuovo Testamento ch’era rimasto sulla tavola da lavoro. — Che! voi eravate incaricato di distribuire le Bibbie, e siete soldato! Ma allora... e Cornault apre il libro, e lo volge, e lo rivolge con aria confusa. — Volete fare una predica in tre parti? disse il giovinotto; v’assicuro che son venuto qui per tutt’altro, e che sarebbe tempo di finirla. Ho un appuntamento alle nove e non voglio mancare.
«Non saprei dire quel che si passava nella testa di Cornault; ma quest’uomo, ch’io avea veduto la vigilia pieno di vanità e d’odio, mi pareva trasformato. Lo guardai, e vidi che i suoi occhi erano fisi sopra una pagina, che Marty avea letto il giorno precedente: — «Tu raunerai dei carboni accesi sopra il suo capo,» disse a mezza voce, poi: «Vinci il male per il bene,» disse più forte. Per pochi istanti parve riflettere, e, rimettendo il libro a quello che avea provocato, soggiunse: — Jeri accettaste le mie ingiurie, oggi volete accettare la mia mano in segno di riconciliazione? — Con piacere, disse vivamente Marty. — Voi scusate... — Non parliam più di quest’affare; preferisco acquistar un amico, al bat-