Pagina:Lippi - Malmantile racquistato.pdf/405


decimo cantare 361

11.
Perciò fa comandare a’ barbereschi
Che lo menin ’n un campo di gramigna,
Acciocch’ei pasca un poco e si rinfreschi,
Perchè per altro1 il poverin digrigna.
La marca2 ebbe del Regno, e i guidaleschi
Gli hanno rifatta quella di Sardigna:
Maglie e reti3 ha negli occhi, onde per cena
Vanne a pescar nel lago di Bolsena4.
12.
Or mentre pasce il misero animale
E ch’e’ si fa la cerca5 della sella,
Giunge un diavol più nero del caviale
Con un martello in mano e una rotella
Ed un liquor bollente in un pitale,
Ed inchinato a lei così favella:
Il re dell’infernal diavolería
Con queste trescherelle6 a te m’invìa.
13.
E ti saluta e ti si raccomanda,
E perc’ha inteso che tu fai duello,
Un rotellon di sughero ti manda;
Spada non già, ma ben questo martello,
Con una potentissima bevanda
Ch’io ti presento entr’a quest’alberello
Bell’e calduccia, come la mattina
Allo spedal si dà la medicina.

  1. St. 11 Per altro. Con altro pasto che gramigna, la bestia non adoprerebbe mai i denti, e non potrebbe che digrignarli. (Nota transclusa da pagina 421)
  2. La marca. ecc. Aveva già una marca sulla pelle che indicava esser quello un cavallo del Regno di Napoli: ma i guidaleschi che ha, indicano che è solamente buono da esser mandato allo scorticatoio. Vedi c. I, 24. (Nota transclusa da pagina 421)
  3. Maglie e reti. Malattie che vengono negli occhi ai cavalli. (Nota transclusa da pagina 421)
  4. Bolsena. Bolso. (Nota transclusa da pagina 421)
  5. St. 12. E’ Si Fa La Cerca. Vanno cercando. (Nota transclusa da pagina 422)
  6. Trescherelle. Bagattelle. (Nota transclusa da pagina 422)