53. E questo lupo raggirar si vede
Intorno a un montuoso casamento1
D’una gente, che mentre move2 il piede
Sopra alla terra v’è rinvolta drento.
Di questa cosa il tempo non richiede
Così per ora fartene un comento;
Perch’egli è tardi, e pria che tu l’intenda,
Spedir devi lassù questa faccenda. 54. Or dunque vanne, e perchè tu non faccia
Qualche marron ma venga a arar dritto,
Acciò tal magistero3 si disfaccia,
Perchè scattando4 un pel tu avresti fritto,
In questo libro qui faccia per faccia
L’ordine e il modo si ritrova scritto;
Portalo teco, e acciocchè tu discerna,
Perch’egli è buio, to’ questa lanterna. 55. Egli la prende con il libro insieme,
Dicendo che varrassi dell’avviso:
E che d’incanti e diavoli non teme,
Perch’egli è uom che sa mostrare il viso.
Si parte, e perchè al campo andar gli preme
In due parti vorrebbe esser diviso:
Pur vuol servirle, perch’ei si figura
Che non ci vada gran manifattura.
↑St. 53 Montuoso casamento. Il castello di Montelupo, poco lontano da Firenze e vicino a Malmantile. (Nota transclusa da pagina 361)
↑Mentre Moveecc. Con questa circonlocuzione designa i fabbricatori di vasi di terra. (Nota transclusa da pagina 361)
↑St. 54. Magistero. Qui, Malia. (Nota transclusa da pagina 361)
↑Scattando. Allontanandoti minimamente dall’istruzione. (Nota transclusa da pagina 361)