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260 malmantile racquistato

53.
Ma io ti vo’ dar adesso un’abbozzata
Qui presto presto della sua figura:
Ei nacque d’un Folletto e d’una Fata
A Fiesol ’n una buca1 delle mura,
Ed è sì brutto poi, che la brigata
Solo al suo nome crepa di paura.
Oh questo è il caso a por fra i Nocentini
E far mangiar la pappa a quei bambini.
54.
Oltrech’ei pute come una carogna,
Ed è più nero della mezzanotte,
Ha il ceffo d’orso e il collo di cicogna,
Ed una pancia come una gran botte.
Va in su i balestri2 ed ha bocca di fogna
Da dar ripiego a un tin di méle cotte;
Zanne ha di porco, e naso di civetta,
Che piscia in bocca e del continuo getta.
55.
Gli copron gli occhi i peli delle ciglia,
Ed ha cert’ugna lunghe mezzo braccio;
Gli uomini mangia, e quando alcun ne piglía
Per lui si fa quel giorno un Berlingaccio3
Con ogni pappalecco e gozzoviglia;
Ch’ei fa prima col sangue il suo migliaccio,
La carne assetta in vari e buon bocconi,
E della pelle ne fa maccheroni.

  1. St. 53. ’N una buca. A Fiesole, mostrano anche oggidì la Buca delle Fate. (Nota transclusa da pagina 326)
  2. St. 54. Va in su i balestri. Ha gambe sottili e torte. (Nota transclusa da pagina 326)
  3. St. 55. Berlingaccio. Giovedì grasso. (Nota transclusa da pagina 326)